Monday 27 October 2008

Il tempo delle cassandre


Sul New York Times di oggi è pubblicato un dilettevole articolo sui  diversi profeti di sventura (Roubini, Lamont, Shiff) e di buona ventura (Hassert e Glassman o Garzelli)  che si sono succedduti sul proscenio negli ultimi anni. 

Ora vi è naturale affollamento di previsioni apocalittiche circa il punto di caduta ultimo del dow jones: 7000, 700 o 7 punti.

Nei periodi bui vi è, ovviamente, la tendenza a profetizzare un futuro ancora più nero, forse al solo fine di farsi un po' di pubblicità, che, peraltro, è quasi sempre assicurata vista la fame dei media per le notizie senzionalistiche.

La realtà però è che tali previsioni sono sempre inattendibili. Nessun economista  o analista è mai riuscito a profetizzare l'andamento dei mercati per più anni consecutivi. 

Occorre, quindi, sempre diffidare di coloro che prevedono discese  o impennate senza freni del mercato e prendere con estrema dovuta cautele le varie profezie, che non sono altro che mere speculazioni senza fondamento.   


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