Tuesday 28 October 2008

La Fruit Machine di Porsche


Paul Murphy negli ultimi giorni ha pubblicato su alphaville.ft i report di Max Warburton della Sanford Bernstein ossia l'analista che ha spinto Porsche a comunicare al mercato il 26 ottobre di essere in possesso di una partecipazione pari al 74,1% del capitale di Volkswagen di cui il 42,6% in azioni ordinarie e il 31,5% in “cash settled options” (che prevedono alternativamente il pagamento di un corrispettivo in danaro o la consegna fisica dei titoli al momento del settlement).

Porsche ha spiegato che la comunicazione della partecipazione era dovuta alle drammatiche distorsioni dei mercati finanziari e alla necessità di permettere a chi stava operando short di procedere al settlement delle operazioni in essere senza fretta e con rischi ridotti.

A seguito della comunicazione di Porsche oggi le azioni VW hanno chiuso a 919,5 euro con un rialzo del 332% rispetto ai 210,5 euro con cui ha aperto VW il 27 ottobre, giorno successivo a quello in cui Porsche ha svelato la propria posizione.

Il risultato è una grave distorsione del mercato con i titoli di VW che hanno raggiunto una quotazione esorbitante rispetto ai valori fondamenti della casa automiblistica tedesca.

Chi è rimasto stritolato sono gli hedge funds che stavano operando short nella convinzione che le azioni di VW fossero sopravvalutate e che dovessero proseguire i sensibili ribassi, che hanno portato le azioni dai 400 euro del 17 ottobre ai 210 alla chiusurà di venerdì 24 ottobre.

Il problema è sorto quando è apparso chiaro che il flottante di VW si era ridotto a circa il 6% tenuto conto della partecipazione del Land della Bassa Sassonia pari al 20%.

Burton, che già alcuni giorni addietro aveva messo in allarme il mercato, nota nell'ultimo report che il volume di scambi sul titolo VW era chiaramente dovuto ad attività di short selling e che le poche controparti che potevano (e possono, se lo volessero) prestare azioni VW vi erano la stessa Porsche e gli istituti di credito che l'hanno assistita nella scalata a VW. Quindi, Porsche non poteva non sapere cosa stesse avvenendo sul mercato e sembrerebbe che abbia, altresì, agevolato la speculazione al ribasso, considerata la sua posizione di controparte nel prestito titoli.

Il fatto che il mercato fosse all'oscuro della partecipazione di Porsche ha spinto molti hedge funds a prendere posizione short sul titolo, senza temere di non essere in grado di poter restuire le azioni in quanto il flottante (percepito) era comunque sufficiente a soddisfare le necessità del caso.

Ora, la comunicazione di Porsche ha avuto un effetto devastante, tutti gli hedge funds sono corsi disperatamente a coprirsi e il prezzo è inevitabilmente schizzato alle stelle.

Burton si chiede "From whom will the hedge funds repurchase stock if Porsche and its counterparties own all but 5.9% of the freefloat? Do other funds (temporarily) hold VW shares that are ultimately already owned by Porsche? Did Porsche buy the shares from the short sellers for a second time? At what price will these other funds — or Porsche and its counterpartiessell VW shares back to the hedge funds? At a “nice” price to defuse the situation? Or at €300? €400? €500? Infinity?"

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